The day you decided to turn me into a ghost

I desperately needed to be held to your chest.
But you were washing dishes, cleaning your duties
So you allowed me to only hold onto your shin.
I still recall the feel of your stockings
Against my cheek, your apron
Brushing against my hair, I still
Wear the scar, caress the damage 
Look at the hole you dug into my voice.

The day you decided to turn me into a ghost
I was three and quite busy in the process
Of teaching myself the difference
Between love and winter.

4 pensieri su “The day you decided to turn me into a ghost

  1. più debole (meno evocativa da un punto di vista semantico) la tua scrittura in inglese (in “oxytocin sette”, ad esempio, si *respira* l’aria di tutt’altro pianeta), ma il problema credo risieda in larga parte nella riformulazione del pensiero attraverso l’idioma inglese (che non a caso si è affermato a livello globale anche per la sua grammatica-sintassi molto “basic”). bello comunque lo sviluppo del piano tattile nella sezione centrale e lo scarto finale tra “love” and “winter” (che mi ha comunicato freddo vs calore umano), anche se si poteva osato qualcosa di ancor più spiazzante tipo tra “love” and “ice-cream” (“winter” è molto concettuale e un po’ mi stona coi *tre anni*).

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    • prima di tutto, ben ritrovato! mi ricordo i tuoi commenti su sf. :)
      concordo su tutto quel che dici, tranne che sul gelato. :D
      sto postando le cose in inglese nell’ordine in cui le ho scritte.
      sarà forse interessante vedere come/se si evolveranno i miei testi.

      non sono d’accordo sul gelato perché come parola, personalmente,
      mi trasmette allegria e spensieratezza, mentre winter sta lì proprio ad indicare
      qualcosa di contrapposto a love.

      capisco che ti stoni, ma a scrivere non è la bambina di tre anni, piuttosto l’adulta che guarda indietro.
      :)

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